Patina
Quasi mai una scultura mantiene il colore proprio del bronzo, la superficie naturale del metallo. Quasi sempre si ricorre a quella che si chiama “patina”, che non è una colorazione o una tintura della superficie, bensì il prodotto di una reazione chimica controllata. Con la patinatura, come si può vedere da questi esempi, si possono ottenere svariati risultati.
“Violata Pax” di Nall ben esemplifica le diverse tonalità di patina che si possono ottenere anche su un’unica opera, intervenendo sulle singole parti con acidi che danno risultati completamente diversi: dal bianco delle penne al rosso del sangue fino alla lucidatura a specchio del becco e dell’occhio.